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Il benessere in età adulta: approccio positivo e funzionale

Invecchiamento significa inesorabile declino delle capacità fisiche, cognitive e psicologiche? HPM dice di no. Man mano che si avanza con l’età ci sono tantissime possibilità di continuare a migliorare il nostro potenziale e raggiungere il meglio di noi stessi. Il segreto? L’approccio positivo e funzionale, determinante per migliorare la qualità di vita.

Gli studi nel campo psicologico dimostrano che alcune abilità rimangono conservate con il passare degli anni e possono addirittura essere migliorate, se adeguatamente allenate e stimolate. Gli strumenti psicometrici consentono infatti di individuare punti di forza e deficit cognitivi, per facilitare un miglioramento mirato attraverso semplici abitudini elementari, tra cui la lettura, l’enigmistica, l’apprendimento di nuove lingue e l’attività fisica.

Quest’ultima, in particolare, assume un ruolo importante nel processo di invecchiamento, soprattutto per la prevenzione di patologie croniche e per contrastare la sindrome ipocinetica. I protocolli raccomandano un minimo di 450-750 valori METs (Metabolic Equivalent of Task) settimanali per gli adulti, che comprendono esercizi aerobici, rafforzamento muscolare, agilità articolare ed esercizi per migliorare l’equilibrio. Tuttavia, è fondamentale modificare l’allenamento per adattarlo alle proprie competenze ed esigenze, optando per attività che non impongono un grave sforzo ortopedico.

L’approccio al concetto di benessere in età adulta dovrebbe abbracciare una visione positiva e funzionale, che valorizzi le abilità mantenute e che promuova uno stile di vita attivo e sano.